Kudablog ha pubblicato un interessante post che invita i bloggers interessati ad unirsi alla lotta per la diffusione delle energie alternative in alternativa al nucleare che il Governo sta invece rilanciando. Riporto per intero quanto scritto sul blog di Kuda.
Diamo una spinta alla Rivoluzione Verde Italiana
Di fronte alla crisi economica e energetica Berlusconi fa esattamente il contrario di Obama. In Usa stanno investendo miliardi in fonti rinnovabili, in Italia si fa il contrario arrivando a peggiorare le già poche misure a favore della razionalizzazione energetica. E’ necessario impegnarsi per la cancellazione dei nuovi balzelli di Berlusconi sugli impianti di pannelli solari fotovoltaici. Ma non basta.In questi mesi il fronte ecologista ha giocato in difesa provando a difendere i risultati attenuti sotto il Governo Prodi. Oggi è arrivato il momento di chiedere all'Italia di fare un passo in avanti verso la sostenibilità ambientale. Come? Passando dalla protesta alla proposta. La nostra idea è quella di lanciare una seconda catena di blog Contro il suicidio energetico e nucleare. Abbiamo visto che è uno strumento di comunicazione efficace. Qui sotto trovate alcune richieste che vanno da piccole iniziative fino a grandi cambiamenti. Per una settimana discuteremo di queste e altre idee che chiunque potrà portare nei blog www.jacopofo.com e blog.libero.it/kudablog. Dopodiché elaboreremo un documento con il pacchetto legge blog-ambiente che sottoporremo ai nostri parlamentari, forse qualcuno di loro riterrà le nostre proposte sensate e le porterà in aula. Ecco le prime idee, nei commenti lo spazio per migliorarle o proporne di nuove: 1- TOGLIERE L'ICI DAL FOTOVOLTAICO, RIPRISTINARE LE CONDIZIONI DI PAGAMENTO INIZIALI DEL FINANZIAMENTO SUGLI IMPIANTI: gli impianti solari fotovoltaici a terra e sui tetti quelli non integrati, vengono classificati come impianti industriali e si impone l'onere di accatastarli e di pagare quindi l'Ici. Inoltre il governo Berlusconi ha modificato una serie di aspetti secondari dei meccanismi di pagamento in modo peggiorativo: vogliamo sia ripristinata la situazione iniziale. (+ info)2- RIPORTARE IL RECUPERO DEL 55% DELL’IRPEF SPALMABILE SU 10 ANNI: per i lavori sull'efficienza energetica, con le nuove norme, si può recuperare il 55% di detrazione spalmandolo su un periodo di 5 anni. Di fatto si penalizza chi ha un reddito inferiore e quindi può recuperare ogni anno una quota inferiore di finanziamento. Chiediamo che anche i cittadini che non pagano l’Irpef e quindi non possono recuperare nulla venga dato modo di usufruire di pari incentivi o rimborsi. E’ assurdo che possa investire in efficienza energetica solo la fascia medio alta della popolazione. Inoltre chiediamo che vengano immediatamente emessi i decreti attuativi per la detrazione 2009, senza i decreti attuativi la detrazione del 55% del’Irpef non esiste. (+ info)3- RECUPERO DELL'OLIO FRITTO PER FARNE BIODISEL: istituire la raccolto degli olii alimentari come in Germania dove si consegnano ai distributori di carburante che rilasciano un buono sconto proporzionato alla quantità d'olio fritto. Inoltre togliere il divieto di commercializzare liberamente il biodiesel, oggi i produttori hanno l'obbligo di conferirlo ai petrolieri che lo mischiano con il diesel. (+ info)4- OBBLIGARE I COMUNI A PUBBLICARE LA LORO BOLLETTA ENERGETICA e chiedere un impegno perchè ogni anno ci sia una diminuzione del consumo pro-capite. (+ info)5- ISTITUIRE FORME DI CREDITO PERMANENTI PER CHI VUOLE INVESTIRE IN ECOTECNOLOGIE magari su esempio di quello che ha fatto la Provincia di Milano. 6- SBLOCCARE LA RACCOLTA DEI RIFIUTI ELETTRONICI: Il 1 gennaio 2008 sarebbe dovuto partire il nostro sistema di raccolta dei rifiuti hi-tech. Ufficialmente ma non nella realtà! Mancano all’appello diversi decreti attuativi necessari a tradurre in pratica le disposizioni di legge. Tra questi, c’è il cosiddetto “Decreto Semplificazioni”, che obbliga la distribuzione a ritirare gratuitamente, in ragione di uno contro uno, l’apparecchiatura usata al momento dell’acquisto di un nuovo articolo simile destinato a un nucleo domestico. Questo decreto doveva entrare in vigore entro il 28 febbraio 2008, ma ancora non vede luce. (+ info)7- SOSTEGNO ALLA MOBILITA' CICLABILE: introdurre in tutti i comuni la legge che prevede il diritto di parcheggiare le biciclette nei cortili dei palazzi e delle aziende. Obbligare i gestori dei trasporti pubblici a permettere il trasporto delle biciclette su metropolitana ed autobus per almeno il 50% del tempo di servizio. (+ info)8- RIDURRE L'USO DI BATTERIE USA E GETTA: tassazione sulle batterie usa e getta per finanziare un incentivo a quelle ricaricabili. (+ info)9- SOSTEGNO ALLA RACCOLTA DIFFERENZIATA: mettere simboli chiari su ogni materiale utilizzato nelle confezioni in modo da evitare confusioni. (+ info)e poi una proposta macro: 10- INVESTIRE NELLE FONTI RINNOVABILI I SOLDI DEL NUCLEARE, DELLE CENTRALI ELETTRICHE ALIMENTATE DA FONTI ENERGETICHE NON RINNOVABILI E DEI NUOVI INCENERITORI: nei recenti accordi Francia-Italia si parla di una spesa di oltre 20 miliardi di euro per costruire centrali nucleari in Italia che daranno energia solo tra 12/15 anni. Investire subito le stesse risorse sul centrali e microimpianti alimentati da fonti rinnovabili per avere energia da subito e non trovarsi il problema delle scorie e di eventuali incidenti. (+ info)Aderiscono:
ilKuda: http://blog.libero.it/KudaBlog/6668843.html
Jacopo Fo: http://www.jacopofo.com/nucleare_berlusconi_fonti_rinnovabili_catena_suicidio_energetico_energia
Letizia Palmisano: http://www.letiziapalmisano.it/html/2009/03/i-blog-difesa-dellambiente/
I blog alla difesa dell'ambiente: http://letiziapalmisano.ilcannocchiale.it/2009/03/10/i_blog_partono_alla_difesa_del.html
Domenico Finiguerra: http://domenicofiniguerra.wordpress.com/2009/03/10/le-proposte-dei-blog-per-salvare-il-clima/
Resistenza Civile: http://blog.libero.it/rigitans/view.php?nocache=1236728322
Fiore: http://fiore.iworks.it/blog/2009/03/10/contro-il-suicidio-energetico-e-nucleare/
Verdi di Ferrara: http://www.verdi.ferrara.it/sito/2009/03/10/diamo-una-spinta-alla-rivoluzione-verde-italiana/
Franco Corleone: http://www.francocorleone.it/blog/2009/03/10/blog-incatenati-per-una-svolta-verde/
Come ti vorrei: http://blog.libero.it/PDnostro/view.php?nocache=1236728482
Alessandro Ronchi: http://www.alessandroronchi.net/2009/pacchetto-leggi-blog-ambiente/
Marcello Saponaro: http://www.marcellosaponaro.it/blog/2009/03/10/la-crisi-e-grigia-il-new-deal-e-verde/
Pianeta Verde: http://natura.forpassion.net/2009/03/11/diamo-una-spinta-alla-rivoluzione-verde-italiana/
Rigeneriamoci: http://www.rigeneriamoci.com/i-blogger-per-lambiente/
Appunti e Virgole: http://appuntievirgole.blogspot.com/2009/03/possiamo-ancora-sperare-ma-dobbiamo.html
Impianti e pannelli solari: http://www.impiantipannellisolari.eu/
Base Verde: http://www.baseverde.org/2009/pacchetto-leggi-per-l%E2%80%99ambiente-promosso-dai-blog-ecologisti/
Sciura Pina: http://ww3.sciurapina.net/2009/03/11/diamo-una-mano/
Ladri di marmellate: http://ladridimarmellate.blogspot.com/2009/03/diamo-una-spinta-alla-rivoluzione-verde.html
CernuscoTv: http://cernuscotv.wordpress.com/2009/03/11/e-allora-impegnamoci-su-10-punti-chiari/
Liberamente: http://wwwliberamente.blogspot.com/2009/03/ricevo-e-pubblico.html
Ma'pe iabbu: http://blog.libero.it/DELUSION/6672794.html
Gianluca Visconti: http://gianlucavisconti.blogspot.com/2009/03/diamo-una-spinta-alla-rivoluzione-verde.html
Ego&Quota: http://quottaego.blogspot.com/2009/03/la-rivoluzione-verde-italiana-passa-dai.html
Informazione senza filtro: http://informazionesenzafiltro.blogspot.com/2009/03/diamo-una-spinta-alla-rivoluzione-verde.html
Samie: http://theobserver.splinder.com/
PdCI Latina: http://pdcilt.wordpress.com/
La Parola: http://blog.libero.it/vidi/6673860.html
Doppiocieco: http://doppiocieco.splinder.com/post/20048797/Diamo+una+spinta+alla+Rivoluzi
Piazza Pulita: http://www.piazza-pulita.org/
Tau2 Zero: http://www.giannisilei.it/?p=4684
Ambiental...mente: http://menteambiente.blog.tiscali.it//Catena_di_blog__le_proposte_dei_blog_per_salvare_il_clima_1974002.shtml
DeaMaltea: http://deamaltea.wordpress.com/2009/03/11/diamo-una-spinta-alla-rivoluzione-verde-italiana/
Yourpage: http://www.yourpage.it/2009/03/11/i-blog-partono-alla-difesa-dell%E2%80%99ambiente/
VIVERE Cernusco: http://viverecernusco.blogspot.com/2009/03/10-punti-per-iniziare-il-new-deal-verde.html
2 + 2 = 5: http://2piu2uguale5.ilcannocchiale.it/
Yblog: http://yanfry.wordpress.com/2009/03/11/i-blog-italiani-per-lambiente-e-leconomia/
Roberto Maviglia: http://www.robertomaviglia.it/IlmioBlog/tabid/59/EntryID/1068/Default.aspx
Voglio il fotovoltaico: http://voglioilfotovoltaico.blogspot.com/2009/03/diamo-una-spinta-alla-rivoluzione-verde.html
Gianluca Briguglia: http://briguglia.splinder.com/post/20052402/Mattone+verde+2
No alla turbogas a Pontinia: http://noturbogaspontinia.blogspot.com/2009/03/per-una-rivoluzione-verde-italiana.html
Per il bene comune Lombardia: http://perilbenecomunelombardia.blogspot.com/2009/03/buon-senso-e-proposte-pratiche.html
Sconfinanado: http://blog.libero.it/sconfinando/6677962.html
Verdi Emilia Romagna: http://www.verdiemiliaromagna.org/2009/03/12/catena-per-un-pacchetto-di-leggi-per-lambiente/
Verdì Forlì-Cesena: http://www.verdiforlicesena.org/2009/incatenati-anche-tu-per-lambiente/
SandBlog: http://giacobam.blogspot.com/2009/03/le-proposte-di-blog-per-salvare-il.html
PD Vedano Olona: http://pdvedano.blogspot.com/
BlogEko: http://blogeko.libero.it/2009/catena-di-blog-per-una-svolta-verde-un-pacchetto-per-lambiente-da-sottoporre-ai-parlamentari/
Network Games: http://blogs.it/0100206/2009/03/11.html#a8699
Marco Pagani: http://ecoalfabeta.blogosfere.it/
Per aderire puoi parlare dell'iniziativa nel tuo blog, e riportare qui le idee che nascono dai commenti, linkare questa lista di idee sottoscrivendole, commentare il post con le tue osservazione, segnalare l'iniziativa, votare OK su Oknotizie...
giovedì 12 marzo 2009
domenica 7 dicembre 2008
Agevolazioni al risparmio energetico, quale futuro?
Questi giorni sono stati caratterizzati dalle polemiche sul DL 185/2008 che modifica la procedura per la detrazione del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. L'art. 29 del provvedimento subordina la detrazione delle spese, anche quelle già sostenute dal primo gennaio 2008, all'approvazione dell'Agenzia delle Entrate e fissa un tetto massimo allo stanziamento statale che non arriva a coprire il 10 per cento delle pratiche già inoltrate all'ENEA. Queste misure sono state fortemente contestate per le ricadute negative sul settore edile ed impiantistico e per una legge retroattiva che mette in dubbio diritti già acquisiti. A seguito della massiccia mobilitazione di singili cittadini, professionisti, asssociazioni di categoria, associazioni ambientaliste e alcune voci delle forze politiche dell'opposizione che però hanno ritenuto più opportuno preoccuparsi all'adeguamento dell'Iva per la tv satellitare Sky, il Ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha annunciato che si è trattato di "un errore dovuto alla fretta", che sarà eliminata la retroattività del provvedimento e che verrà rivista anche la procedura del silenzio-rifiuto dell'Agenzia delle Entrate. Intanto il Ministero dell'Ambiente, malgrado la Ministra Prestigiacomo non brilli per esperienza e competenza in materia, ha invece proposto la cancellazione totale dell'art. 29, ripristinando quindi per i prossimi anni le procedure attuali di fruizione dell'agevolazione. Le modifiche al DL 185/2008 saranno apportate nel corso della conversione in legge che inizierà nei prossimi giorni alla Camera e se sicuramente verrà eliminata la retroattavità rimane il problema per il futuro di queste importantissime misure che, anche se prese con decenni di ritardo, hanno finalmente avviato anche in Italia una seria politica rivolta all'abbassamento dei consumi energetici nelle abitazioni ed alla conseguente riduzione delle emissioni inquinanti in ambiente. Non va dimenticato che in questi quasi due anni di applicazione delle agevolazioni fiscali si è innescato in circuito virtuoso che ha visto in primo luogo un notevole aumento della produzione e del fatturato delle aziende, aumento dell'occupazione ed emersione di lavoro nero con notevole incremento delle entrate fiscali che venivano girate al cittadino come incentivo per eseguire i lavori di isolamento degli edifici, installazione di pannelli solari termici e di caldaie a candensazione con elevate prestazioni di rendimento unito ad un controllo modulante della distrubuzione ed emissione del calore. Un ottimo sistema per abbassare le tasse a chi vanno abbassate non a chi ha patrimoni miliardari a cui viene tolta vergognosamente l'ICI... Argomento quello delle tasse sul quale questo Governo ha saputo costruire consenso anche se in realtà molto parla e poco fa.
Che tutto questo venga abolito con un decreto Legge che vuole affrontare la crisi economica in atto con stimoli ai consumi è veramente una contraddizione che grida allo scandalo, ma purtroppo anche l'opposizione sembra essere più interessata ad attaccare il Governo sulla questione dell'adeguemanto dell'Iva di Sky, con il risultato di rimediare una brutta figura, invece di sfruttare un'occasione unica servita su un piatto d'argento per mettere alla berlina l'esecutivo.
Ora che il pericolo della retroattività sembra rientrato rimangono le forti preccupazioni per quanto riguarda le misure per il futuro che il Governo si accinge a prendere. Rimane la speranza che il problema possa essere risolto alla radice se la Prestigiacomo riesce a far valere le ragioni del suo Ministero, occasione che le permetterebbe di mettere in evidenza il suo operato e dimostrare che anche un Ministro poco competente nel settore possa invece operare bene seguendo criteri ed obbiettivi che vadano nella giusta direzione.
Personalmente ritengo che prevarrà la linea del potente Ministro dell'Economia che sostiene che "troppe volte i crediti di imposta sono stati utilizzati come bancomat" dimenticandosi che il suo Governo ha confermato anche per il 2008 le detrazioni fiscali di cui si parla. E cosa c'entri il bancomat con il risparmio energetico proprio non riesco a spiegarmelo e credo che questa trovata, anche se venisse ritirata, abbia creato in primo luogo un'ulteriore sfiducia nei confronti delle istituzioni e del fisco e pure un'immeritata sfiducia verso gli operatori che hanno proposto alla clientela di approfittare della congiuntura favorevole per riammodernare gli impianti e gli edifici.
Io credo che il problema del risparmio energetico negli edifici abbia bisogno di ulteriri investimenti da parte di tutti gli attori interessati, a cominciare dalle istituzioni, dai produttori, dei quali bisogna dire che in questi ultimi anni hanno investito molto in ricerca ed innovazione, alle imprese edili ed installatrici che si vedono costrette a superare ritardi enormi, fino ai progettisti dove si possono riscontrare ancora troppe incompetenze che dovranno essere superate anche con l'aiuto di un legislazione più chiara e con non metta in conflitto Stato ed Enti locali smaniosi di protagonismo che sfocia troppo spesso nell'improvvisazione e nell'incompetenza.
Forse è ora di dare alla nostra professione la serietà che si merita, a cominciare dalla Diagnosi Energetica necessaria a monte di qualsiasi intervento sugli impianti termici e sull'isolamento degli edifici e che mette finalmente il termotecnico al centro di qualsiasi intervento nel settore energetico-impiantistico. Che è poi quello che prevede il Dlgs 115/08 che recepisce la direttiva 2006/32/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 aprile 2006, concernente l'efficienza degli usi finali dell'energia dove si dice chiaramente che la Diagnosi Energetica equivale alla Certificazione Energetica, spesso inutile e, così com'è attualmente concepita, foriera di speculazioni che ben conosciamo. Vedremo se si continuerà sulla devastante politica "all'italiana" di snobbarele le leggi e favorire gli speculatori (esemplere le pratiche del 55% espletate per due o trecento Euro! Che classe di termotecnici....) oppure si decida veramente di cambiare strada, da questo dipende il nostro futuro e quello del risparmio energetico.
Non nego il mio pessimismo visto che da troppi anni si aspettano cambiamenti che sono sempre rimasti sulla carta. Certamente il sottoscritto non intende continuare a farsi prendere per i fondelli, non sono obbligato a morire democrist... ohhps, termotecnico....
Che tutto questo venga abolito con un decreto Legge che vuole affrontare la crisi economica in atto con stimoli ai consumi è veramente una contraddizione che grida allo scandalo, ma purtroppo anche l'opposizione sembra essere più interessata ad attaccare il Governo sulla questione dell'adeguemanto dell'Iva di Sky, con il risultato di rimediare una brutta figura, invece di sfruttare un'occasione unica servita su un piatto d'argento per mettere alla berlina l'esecutivo.
Ora che il pericolo della retroattività sembra rientrato rimangono le forti preccupazioni per quanto riguarda le misure per il futuro che il Governo si accinge a prendere. Rimane la speranza che il problema possa essere risolto alla radice se la Prestigiacomo riesce a far valere le ragioni del suo Ministero, occasione che le permetterebbe di mettere in evidenza il suo operato e dimostrare che anche un Ministro poco competente nel settore possa invece operare bene seguendo criteri ed obbiettivi che vadano nella giusta direzione.
Personalmente ritengo che prevarrà la linea del potente Ministro dell'Economia che sostiene che "troppe volte i crediti di imposta sono stati utilizzati come bancomat" dimenticandosi che il suo Governo ha confermato anche per il 2008 le detrazioni fiscali di cui si parla. E cosa c'entri il bancomat con il risparmio energetico proprio non riesco a spiegarmelo e credo che questa trovata, anche se venisse ritirata, abbia creato in primo luogo un'ulteriore sfiducia nei confronti delle istituzioni e del fisco e pure un'immeritata sfiducia verso gli operatori che hanno proposto alla clientela di approfittare della congiuntura favorevole per riammodernare gli impianti e gli edifici.
Io credo che il problema del risparmio energetico negli edifici abbia bisogno di ulteriri investimenti da parte di tutti gli attori interessati, a cominciare dalle istituzioni, dai produttori, dei quali bisogna dire che in questi ultimi anni hanno investito molto in ricerca ed innovazione, alle imprese edili ed installatrici che si vedono costrette a superare ritardi enormi, fino ai progettisti dove si possono riscontrare ancora troppe incompetenze che dovranno essere superate anche con l'aiuto di un legislazione più chiara e con non metta in conflitto Stato ed Enti locali smaniosi di protagonismo che sfocia troppo spesso nell'improvvisazione e nell'incompetenza.
Forse è ora di dare alla nostra professione la serietà che si merita, a cominciare dalla Diagnosi Energetica necessaria a monte di qualsiasi intervento sugli impianti termici e sull'isolamento degli edifici e che mette finalmente il termotecnico al centro di qualsiasi intervento nel settore energetico-impiantistico. Che è poi quello che prevede il Dlgs 115/08 che recepisce la direttiva 2006/32/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 aprile 2006, concernente l'efficienza degli usi finali dell'energia dove si dice chiaramente che la Diagnosi Energetica equivale alla Certificazione Energetica, spesso inutile e, così com'è attualmente concepita, foriera di speculazioni che ben conosciamo. Vedremo se si continuerà sulla devastante politica "all'italiana" di snobbarele le leggi e favorire gli speculatori (esemplere le pratiche del 55% espletate per due o trecento Euro! Che classe di termotecnici....) oppure si decida veramente di cambiare strada, da questo dipende il nostro futuro e quello del risparmio energetico.
Non nego il mio pessimismo visto che da troppi anni si aspettano cambiamenti che sono sempre rimasti sulla carta. Certamente il sottoscritto non intende continuare a farsi prendere per i fondelli, non sono obbligato a morire democrist... ohhps, termotecnico....
mercoledì 3 dicembre 2008
Achtung! Banditi!
Volevo titolare questo post "In direzione ostinata e contraria" pensando al buon Fabrizio de Andrè, poi ho pensato fosse più adatto il titolo del bellissimo film di Carlo Lizzani. Il fatto è che lunedì mattina sono rimasto allibito nel leggere il contenuto dell''articolo 29 del DECRETO-LEGGE 29 novembre 2008 , n.185 che lo scorso fine settimana i nostri solerti governanti hanno approvato mentre noi dormivamo il sonno dei giusti. Si tratta di un Decreto scandaloso che penalizza gli investimenti per il risparmio energetico agevolati dalle detrazioni fiscali del 55% previsti dal Governo Prodi nella Finanziaria del 2007 e valevoli fino al 2010. Per di più il Decreto non solo blocca i finanziamenti dalla data di entrata in vigore ma addirittura è retroattivo al primo gennaio di quest'anno! Praticamente chi ha investito per isolare le abitazione, installare doppi vetri, pannelli solari e caldaie a condensazione contando sul rimborso fiscale del 55%, si vede negato il finanziamento. Sopratutto le famiglie più povere, quelle a cui la bolletta energetica pesa molto sul bilancio famigliare e che spesso per mancanza di risorse sono ricorsi al prestito bancario per finanziare i lavori, ora si trovano con il mutuo da restituire senza poter detrarre quanto promesso DA UNA LEGGE DELLO STATO!!!!!!! E pensare che questi finanziamenti hanno creato un circolo vizioso di cui tutti traevano vantaggi.Il nostro paese come si sa è in gravissimo ritardo nelle politiche di risparmio energetico nelle abitazioni, nel 1976 è entrata in vigore una legge che stabiliva dei parametri minimi di isolamento delle nuove costruzioni che però è rimasta nei cassetti delle Amministrazioni comunali che hanno allegramente rilasciato concessioni edilizie senza chiedere la necessaria documentazione del rispetto della normativa senza la quale il permesso di costruire non poteva essere rilasciato. Praticamente, salvo rarissime eccezioni, si calcola un uno per cento, tutte le costruzioni da allora sono abusive. Nel 1991 è entrata in vigore la legge 10 che entrava ancora di più nel merito dell'isolamento degli edifici ed in più imponeva la progettazione di impianti che garantiressero un Rendimento Medio Stagionale che superasse un minimo stabilito dalla legge. Si rimediava così ad una situazione disastrosa che vedeva il nostro paese agli ultimi posti in Europa. Basti pensare che scaldare un metro cubo di un'abitazione da noi costava, e costa tutt'ora, tre volte di più che in Germania.... Le ottime intenzioni della legge 10/91 sono rimaste anche queste lettera morta, le Amministrazioni locali hanno continuato a rilasciare permesi edilizi senza chiedere la relativa documentazione sull'isolamento termico dell'edificio e sul rendimento degli impianti. Il tutto è rimasto in mano ad installatori incompetenti, costruttori e venditori di fumo che si sono sostituiti ai tecnici nelle scelte da effettuare, scelte che andavano esclusivamente in direzione dei loro interessi e non di quelli che dovevano abitare le case e pagare le bollette energetiche. Si è addirittura andati in direzione contraria con la moda delle caldaiette autonome che hanno aumentato i consumi e le emissioni inquinanti, comportando costi di installazione enormi, compremesso la sicurezza e deturpato esteticamente le abitazioni con canne fumarie e bocche di ventilazione che hanno riempito le facciate degli edifici. Tutto ciò ha fatto la fortuna di operatori impreparati e disonesti che per lo più guadagnavano eludendo vergognosamente le imposte. Finalmente, dopo che l'Europa ci ha più volte sanzionato e richiamato all'ordine, il buon Bersani, uno dei pochi che ha affrontato il suo compito di Ministro con competenza e serietà, ha trovato il modo per far sì che anche in Italia venissero attuate delle efficaci politiche a salvaguardia dei consumi di combustibile e dell'ambiente. La trovata fu quella di creare un circolo vizioso che facesse in modo di stimolare i cittadini ad investire nel risparmio energetico. E' stato prima approvato negli ultimi giorni del 2006 il Decreto Legislativo 311 che eliminava alcune incongruenze della precedente legislazione riguardante l'isolamento termico delle abitazioni, i rendimenti degli impianti e l'obbligo della Certificazione Energetica degli edifici. Poi si è pensato al vero problema, quello degli edifici ed impianti esistenti che sono vergognosamente energivori e che abbisognano di interventi sostanziosi per rendere accettabili i loro consumi. Si è deciso di incentivare interventi di isolamento delle strutture, installazione di doppio vetri, pannelli solari e adeguamento degli impianti esistenti con l'installazione di moderne caldaie a condensazione ad altissimo rendimento e l'installazione di valvole termostatiche sui radiatori per ottimizzare le temperture nei vari ambienti ed equilibrare gli impianti stessi rendendoli flessibili per potrsi adeguare ai cambiamenti delle situazioni climatiche ed agli orientamenti dei locali permettendo lo sfruttamento dell'irraggiamento solare. Tutti questi interventi, eseguiti secondo il progetto di un tecnico abilitato che assevera il rispetto delle norme alla fine dei lavori, venivano poi incentivati dalla possibilità di detrare dalla denuncia dei redditi il 55 % delle spese sostenute. Un circolo virtuoso che ha creato lavoro alle imprese produttrici e tecnologicamente all'avanguardia, agli installatori seri e preparati, ai tecnici che si sono sempre battutti per il rispetto delle normative ed ai cittadini che investendo in tal senso si sono visti ridurre le spese energetiche di oltre il cinquanta per cento. Il tutto senza oneri per lo stato che recupera le risorse dalle maggiori entrate fiscali sotto forma di Iva, Irpef e contributi previdenziali versati dai vari operatori obbligati ad emettere regolare fattura. Per non parlare del vantaggio all'ambiente che vede enormemente ridotte le emissioni dovute al riscaldamento domestico.Ora la doccia fredda di questo decreto che non può che definirsi vergognoso e nato dalla mente diabolica di personaggi fin troppo ben conosciuti ma che i nostri concittadini hanno deciso di metterli alla guida del nostro sfortunato paese. Visto che la farsa della Social Card doveva in qualche modo essere coperta finanziariamente, il nostro Ministro Creativo ed il Presidente del Consiglio che sa decidere tutto in pochi minuti, hanno trovato il modo, come sempre, di dare dieci con la destra per poi togliere mille con la sinistra inventandosi addirittura il ridicolo! Infatti secondo il Decreto chi ha fatto i lavori in oggetto dovrà fare richiesta all'Agenzia Delle Entrate tra il 15 gennaio ed il 29 febbraio, se l'ADE non risponderà positivamente entro trenta giorni il diritto alle detrazioni andrà perduto. Se si aggiunge che è stato messo un tetto al finanziamento che a tutt'oggi non copre nemmeno il dieci per cento delle richieste inviate all'ENEA, e molti lavori in corso saranno ultimati da quì a fine anno, si capisce cosa succederà tenedo conto che l'ADE valuterà le pratiche in ordine cronologico fino all'esaurmento dei fondi. Alle ore 0,01 del 15 gennaio saremo tutti davanti al computer per inviare le pratiche, il sitema informatico dell'ADE impazzirà, sceglieranno i pochi fortunati in base alla apidità dei mezzi informatici a disposizione e tutti rimarremo in attesa dei fatidici trenta giorni per sapere se siamo tra i pochissimi vincitori della lotteria!!!!!!!!!! E mentre questi banditi si divertono, non può che essere questa la spiegazione, al sapere che più ci prendono per i fondelli più vengono votati, l'opposizione si indigna perchè si vuole far pagare, come a tutti, il venti per cento di Iva a Sky del "compagno" miliardario australiano Murdoch!!!!!
Prevedo un futuro luminoso.... al sole dei Caraibi....
venerdì 12 ottobre 2007
Procedura CENED, il parere di Edilclima
Continuo la mia personale battaglia contro alcune inaccettabili anomalie richieste dalla Regione Lombardia per il rilascio del Certificato Energetico. In particolare l'obbligo di utilizzare il software del CENED ed il divieto per il progettista di rilasciare il Certificato Energetico. Ho chiesto sull'argomento il parere di Edilclima, la Società che produce software di calcolo termotecnico fin dai lontani anni '80 e che viene da molti ritenuta leader del settore. Questa la mail e di seguito la loro risposta che sottoscrivo al 100 %.
Mi piacerebbe sentire il parere dei colleghi ai quali chiedo anche di fare pressione presso la Regione Lombardia perche si ponga rimedio a queste inaccettabili imposizioni che svilescono la serietà del nostro lavoro. Pensare che chi ha progettato l'isolamento termico e gli impianti di un edificio, determinandone a priori l'appartenenza ad una determinata classe di rendimento energetico, non possa rilasciare il Certificato e deve dire al proprio cliente di rivolgersi ad un altro soggetto magari abilitato con un corso di qualche decina di ore utilizzando un software più che mediocre ed approssimativo, fa veramente gridare allo scaldalo. Chi ancora crede alla dignità della nostra professione e sopratutto tiene all'interesse dei propri clienti, dovrebbe far sentire con forza il proprio dissenso.
La mia mail ad Edilclima
To: tecnico@edilclima.it
Sent: Wednesday, October 10, 2007 10:13 AM
Subject: Certificazione energetica in Lombardia
Buongiorno. Abitando ed operando in Lombardia mi trovo costretto a dovere utilizzare il Software Cened per le certificazioni energetiche. Questo significa che tutta l'esperienza acquisita in questi anno con l'utilizzo di EC 500 la posso mettere nel cestino. Con l'aggravante che se sono il progettista, praticamente sempre, devo chiedere al mio cliente di ricorrere ad altro professionista per fare la certificazione.
Vorrei conoscere la vostra posizione al riguardo e se c'è posibilità che la situazione possa essere modificata. Ho pure scritto al CENED che risponde nervosamente dicendo che anche se ho ragione queste sono le regole anche se non sono d'accordo .
Saluti Per. Ind. Elio Bonomi
La risposta di Edilclima
Buongiorno,
in virtù della clausola di cedevolezza espressa all'art. 17 del D.Lgs 192/05 come modificato dal D.Lgs 311/06, le Regioni e le province autonome sono abilitate all'emanazione di regolamenti autonomi purchè in linea con i vincoli espressi dall'ordinamento comunitario e con i principi espressi dai decreti 192, 311 e dalla Direttiva europea 2002/91/CE.
Nell'ambito del proprio regolamento la Regione Lombardia ha stabilito nuove e differenti prescrizioni in relazione ai tipi di intervento e ha imposto una procedura di certificazione dotata di un proprio sistema di suddivisione in classi.
Se queste metodologie di verifica e di Certificazione sono coerenti con l'art. 17 sopra citato, non lo è invece a nostro avviso il metodo di calcolo proposto dal medesimo regolamento regionale. Si ritiene infatti che i professionisti debbano poter effettuare i calcoli secondo le norme tecniche indicate all'allegato M del D.Lgs 311/06, costituenti appunto le migliori regole tecniche come specificato nell'allegato stesso.
Limposizione di un metodo di calcolo difforme dalle norme tecniche vigenti e ancor peggio l'imposizione di un software semplificativo e dai risultati dubbi, non è accettabile e nega ai professionisti la facoltà di eseguire i calcoli secondo i metodi ritenuti più corretti e collaudati.
Attualmente riteniamo che ladeguamento al regolamento della regione Lombardia non sia possibile in quanto il metodo di calcolo presente nella delibera n. 8/5018, contiene errori tali da rendere i risultati inutilizzabili. Il programma CENED, offerto gratuitamente dalla Regione Lombardia, a sua volta esegue i calcoli in modo difforme dal metodo riportato nella delibera sopra citata, e sembra attualmente in continua evoluzione per correggere parzialmente gli errori più gravi. A questo si aggiunge il fatto che la procedura prevista dalla Regione Lombardia prevede linvio per via telematica di un file .cnd che viene prodotto esclusivamente dal programma CENED.
Ci auguriamo che con Linee guida nazionali sulla Certificazione energetica, di prossima emanazione, il Ministero faccia ordine e chiarezza, spingendo ad un adeguamento dei regolamenti regionali a favore di una maggiore omogeneità di applicazione della Certificazione Energetica su tutto il territorio italiano, e che ciascun professionista faccia pressioni presso il proprio ordine per evidenziare una situazione a nostro avviso insostenibile.
In merito alla terzietà del Certificatore, sembrerebbe che questa disposizione derivi dall'articolo 10 della Direttiva Europea 2002/91 CE:
Articolo 10:Esperti indipendenti
Gli Stati membri si assicurano che la certificazione degli edifici e l'elaborazione delle raccomandazioni che la corredano nonché l'ispezione delle caldaie e dei sistemi di condizionamento d'aria vengano effettuate in maniera indipendente da esperti qualificati e/o riconosciuti, qualora operino come imprenditori individuali o impiegati di enti pubblici o di organismi privati .
Noi non condividiamo questa interpretazione e riteniamo che il tecnico più adatto ad eseguire la certificazione sia proprio colui che ha redatto anche il progetto termotecnico ed ha effettuato le verifiche di legge, essendo il maggior conoscitore del progetto ed essendosene già assunto la responsabilità con la firma della relazione tecnica allegato E.
Cordiali salutiMarta Michelutti
Mi piacerebbe sentire il parere dei colleghi ai quali chiedo anche di fare pressione presso la Regione Lombardia perche si ponga rimedio a queste inaccettabili imposizioni che svilescono la serietà del nostro lavoro. Pensare che chi ha progettato l'isolamento termico e gli impianti di un edificio, determinandone a priori l'appartenenza ad una determinata classe di rendimento energetico, non possa rilasciare il Certificato e deve dire al proprio cliente di rivolgersi ad un altro soggetto magari abilitato con un corso di qualche decina di ore utilizzando un software più che mediocre ed approssimativo, fa veramente gridare allo scaldalo. Chi ancora crede alla dignità della nostra professione e sopratutto tiene all'interesse dei propri clienti, dovrebbe far sentire con forza il proprio dissenso.
La mia mail ad Edilclima
To: tecnico@edilclima.it
Sent: Wednesday, October 10, 2007 10:13 AM
Subject: Certificazione energetica in Lombardia
Buongiorno. Abitando ed operando in Lombardia mi trovo costretto a dovere utilizzare il Software Cened per le certificazioni energetiche. Questo significa che tutta l'esperienza acquisita in questi anno con l'utilizzo di EC 500 la posso mettere nel cestino. Con l'aggravante che se sono il progettista, praticamente sempre, devo chiedere al mio cliente di ricorrere ad altro professionista per fare la certificazione.
Vorrei conoscere la vostra posizione al riguardo e se c'è posibilità che la situazione possa essere modificata. Ho pure scritto al CENED che risponde nervosamente dicendo che anche se ho ragione queste sono le regole anche se non sono d'accordo .
Saluti Per. Ind. Elio Bonomi
La risposta di Edilclima
Buongiorno,
in virtù della clausola di cedevolezza espressa all'art. 17 del D.Lgs 192/05 come modificato dal D.Lgs 311/06, le Regioni e le province autonome sono abilitate all'emanazione di regolamenti autonomi purchè in linea con i vincoli espressi dall'ordinamento comunitario e con i principi espressi dai decreti 192, 311 e dalla Direttiva europea 2002/91/CE.
Nell'ambito del proprio regolamento la Regione Lombardia ha stabilito nuove e differenti prescrizioni in relazione ai tipi di intervento e ha imposto una procedura di certificazione dotata di un proprio sistema di suddivisione in classi.
Se queste metodologie di verifica e di Certificazione sono coerenti con l'art. 17 sopra citato, non lo è invece a nostro avviso il metodo di calcolo proposto dal medesimo regolamento regionale. Si ritiene infatti che i professionisti debbano poter effettuare i calcoli secondo le norme tecniche indicate all'allegato M del D.Lgs 311/06, costituenti appunto le migliori regole tecniche come specificato nell'allegato stesso.
Limposizione di un metodo di calcolo difforme dalle norme tecniche vigenti e ancor peggio l'imposizione di un software semplificativo e dai risultati dubbi, non è accettabile e nega ai professionisti la facoltà di eseguire i calcoli secondo i metodi ritenuti più corretti e collaudati.
Attualmente riteniamo che ladeguamento al regolamento della regione Lombardia non sia possibile in quanto il metodo di calcolo presente nella delibera n. 8/5018, contiene errori tali da rendere i risultati inutilizzabili. Il programma CENED, offerto gratuitamente dalla Regione Lombardia, a sua volta esegue i calcoli in modo difforme dal metodo riportato nella delibera sopra citata, e sembra attualmente in continua evoluzione per correggere parzialmente gli errori più gravi. A questo si aggiunge il fatto che la procedura prevista dalla Regione Lombardia prevede linvio per via telematica di un file .cnd che viene prodotto esclusivamente dal programma CENED.
Ci auguriamo che con Linee guida nazionali sulla Certificazione energetica, di prossima emanazione, il Ministero faccia ordine e chiarezza, spingendo ad un adeguamento dei regolamenti regionali a favore di una maggiore omogeneità di applicazione della Certificazione Energetica su tutto il territorio italiano, e che ciascun professionista faccia pressioni presso il proprio ordine per evidenziare una situazione a nostro avviso insostenibile.
In merito alla terzietà del Certificatore, sembrerebbe che questa disposizione derivi dall'articolo 10 della Direttiva Europea 2002/91 CE:
Articolo 10:Esperti indipendenti
Gli Stati membri si assicurano che la certificazione degli edifici e l'elaborazione delle raccomandazioni che la corredano nonché l'ispezione delle caldaie e dei sistemi di condizionamento d'aria vengano effettuate in maniera indipendente da esperti qualificati e/o riconosciuti, qualora operino come imprenditori individuali o impiegati di enti pubblici o di organismi privati .
Noi non condividiamo questa interpretazione e riteniamo che il tecnico più adatto ad eseguire la certificazione sia proprio colui che ha redatto anche il progetto termotecnico ed ha effettuato le verifiche di legge, essendo il maggior conoscitore del progetto ed essendosene già assunto la responsabilità con la firma della relazione tecnica allegato E.
Cordiali salutiMarta Michelutti
giovedì 11 ottobre 2007
Certificazione Energetica, decentramento e confusione
Continuo a sostenere che delegare alle Regioni il problema energetico sia un vero e proprio spreco di risorse con il risultato di creare enormi confusioni e diseguaglianze inaccettabili tra le Regioni stesse.
Ho manifestato più volte le mie perplessita al CENED, a cui la Regione Lombardia ha delegato la gestione delle Certificazioni Energetiche. Quì sotto riporto uno scambio di mail che evidenzia quanto ho sostenuto sopra.
Original Message -----From: ElioTo: info@cened.itSent: Tue, 2 Oct 2007 11:29:29
Ai responsabili del CENED
Mi sono attivato da un mese per potermi iscrivere all'elenco dei certificatori accreditati dalla Regione Lombardia, a tutt'oggi non compaio nell'elenco malgrado una settimana fa per telefono mi è stata confermata l'iscrizione. Mi è stato assegnato il n° 857, l'elenco ha superato abbondantemente i 1000 iscritti ma il mio nome ancora non compare. Questo sta procurando notevoli problemi allo svolgimento del mio lavoro in quanto se non compaio nell'elenco i committenti si rivolgono ad altri. E' triste che chi come me si dedica da oltre vent'anni alla Diagnosi Energetica degli edifici ed alla Certificazione, si veda impedito ad operare mentre personaggi che nemmeno sanno cosa significhi un Certificato Energetico stanno rilasciando le certificazioni.
Colgo l'occasione per segnalare il mio disappunto su alcune anomalie che la normativa regionale esprime. Se sono accettabili alcune incongruenze nell'utilizzazione del Software e nell'esecuzione dei calcoli, comprensibili essendo all'inizio dell'applicazione della procedura, non riesco a capire perché chi è dotato di un Software di alto livello e sperementato da tanti anni, nonché molto costoso, debba metterlo nel cassetto perché costretto ad utilizzare un Sw che lamenta molte lacune. Questo può essere utile per un principiante non per un professionista esperto. La ripetibilità dei dati non è una scusa valida in quanto sono certo che nemmeno con il Sw CENED si otterranno mai risultati uguali.
L'altra anomalia inaccettabile è quello di impedire al progettista dell'isolamento termico e degli impianti di rilasciare il Certificato Energetico. Come dire al nostro cliente faticosamente acqusito che alla fine dei lavori dovrà rivolgersi ad un altro prtofessionista per avere il Certificato, con ulteriore aggravio di spese? La classe energetica dell'edificio viene definita dalle scelte del progettista a monte dell'inizio dei lavori, perché non potrebbe certificare quanto ha progettato se la Direzione Lavori, quasi sempre lo stesso progettista, certifica che i lavori sono conformi al progetto? Il progettista è già in possesso di tutti i dati necessari al rilascio della Certificazione, perché ricorrere ad un altro che dovrà rifare il tutto, con inevitabili imprecisioni? La terzietà del Certificatore è del tutto inutile, semmai sarebbe il caso di istituire, come per la verifica degli impianti termici per cui la Regione si è positivamente attivata, la figura del VERIFICATORE, questo sì terzo che, magari a campione, verifica la corrispondenza di quanto certificato. Credo che sia stata fatta confusione tra la figura del CERTIFICATORE, che non può essere che il progettista, ed il VERIFICATORE, che deve essere una persona indipendente. Questa grave incongruenza crearà delle situazioni di conflitto insostenibili che se non corretta rapidamente vanificherà gli sforzi messi in campo.
In attesa di sentirvi in merito porgo
Distinti Saluti
Per. Ind. Elio Bonomi - Studio Termotecnico Bonomi
Da: Staff cened.it [mailto:info@cened.it]Inviato: mer 03/10/2007 8.23A: studiobonomi@alice.itOggetto: Re: Iscrizione Certificatori
Le confermo la sua iscrizione al N° 857.Al prossimo aggiornamento della lista (entro 3 giorni lavorativi) sicuramente comparirà il Suo nominativo. Se non dovesse accadere, ci ricontatti. Per quanto riguarda le considerazioni rispetto alla figura del certificatore e al SW, riteniamo che le risposte se le è già date da solo, anche se non le condivide.
Cordiali saluti Punti Energia s.c.a.r.l.Organismo regionale di accreditamentoper la certificazione energeticaTel. 02 45487126(lun-ven 10.00-12.00 14.30-16.30)Fax 02 45487590info@cened.it-----
Ringrazio per la risposta anche se mi sembra poco esaustiva.
Rimane sempre il fatto che dal rientro delle vacanze, 2 settembre, mi vedo costretto ad operare nel rispetto della normativa Regionale e a tutt'oggi ancora non sono messo in condizioni di lavorare. Perchè appare il n. 1092 e non il n. 857 è un mistero. Lo stesso per il quale ai primi posti dell'elenco appaiono Presidenti di Collegio e loro amici....
Se alle domande mi sono dato le risposte vuol dire che ho capito il meccanismo e siccome chiedo lumi sulle motivazioni che hanno comportarndo queste scelte, CHE RITENGO NON CONDIVISIBILI DAI PROFESSIONISTI SERI ED ESPERTI CHE VEDONO RIDIMENSIONARE LE LORO CAPACITA' A TUTTO VANTAGGIO DI "PROFESSIONISTI" IMPROVVISATI, avrei gradito una risposta meno disarmante.
Voglio ricordare che la mia non vuole assolutamente essere una critica distruttiva, tutt'altro, mio intento è quello di segnalare le incongruenze per far sì che possano essere modificate e condivise dagli esperti del settore. Se l'intenzione è quella di calare delle regole dall'alto, credo che il tasso di conflittualità sarà elevato. A tutto discapito degli operatori, degli Enti interessati, e sopratutto dei cittadini.
Amichevolmente
Per. Ind. Elio Bonomi
Original message From: studiobonomi@alice.it To: info@cened.it
A tutt'oggi il mio nominativo ancora non appare nell'elenco dei certificatori abilitati. Ormai i miei clienti si sono dovuti rivolgere ad altri. Tutto questo è veramente disarmante!!!!!!!! Ancora non so spiegarmi perchè appare il certificatore n.10092 e non il n. 857..... E si che mi sono attivato da un mese e mezzo, ho mandato i fax, ho telefonato, ho poi seguito la nuova procedura di iscrizione, ho richiamato, mandato mail, 10 giorni fa mi avete riscontrato assicurandomi che entro tre giorni tutto sarebbe stato risolto. Ho appena ricevuto una telefonata da un cliente che mi dice che ancora non mi trova sull'elenco e che in mancanza di questo il notaio lo sconsiglia di rivolgersi a me anche se l'ho assicurato che sono iscritto al n. 857. Spero vi rendiate conto dei danni che state creando a molti operatori. E pensare che si vuole decentrare per essere più vicini ai cittadini....
Con molto rammarico
Per. Ind. Elio Bonomi
Ho manifestato più volte le mie perplessita al CENED, a cui la Regione Lombardia ha delegato la gestione delle Certificazioni Energetiche. Quì sotto riporto uno scambio di mail che evidenzia quanto ho sostenuto sopra.
Original Message -----From: Elio
Ai responsabili del CENED
Mi sono attivato da un mese per potermi iscrivere all'elenco dei certificatori accreditati dalla Regione Lombardia, a tutt'oggi non compaio nell'elenco malgrado una settimana fa per telefono mi è stata confermata l'iscrizione. Mi è stato assegnato il n° 857, l'elenco ha superato abbondantemente i 1000 iscritti ma il mio nome ancora non compare. Questo sta procurando notevoli problemi allo svolgimento del mio lavoro in quanto se non compaio nell'elenco i committenti si rivolgono ad altri. E' triste che chi come me si dedica da oltre vent'anni alla Diagnosi Energetica degli edifici ed alla Certificazione, si veda impedito ad operare mentre personaggi che nemmeno sanno cosa significhi un Certificato Energetico stanno rilasciando le certificazioni.
Colgo l'occasione per segnalare il mio disappunto su alcune anomalie che la normativa regionale esprime. Se sono accettabili alcune incongruenze nell'utilizzazione del Software e nell'esecuzione dei calcoli, comprensibili essendo all'inizio dell'applicazione della procedura, non riesco a capire perché chi è dotato di un Software di alto livello e sperementato da tanti anni, nonché molto costoso, debba metterlo nel cassetto perché costretto ad utilizzare un Sw che lamenta molte lacune. Questo può essere utile per un principiante non per un professionista esperto. La ripetibilità dei dati non è una scusa valida in quanto sono certo che nemmeno con il Sw CENED si otterranno mai risultati uguali.
L'altra anomalia inaccettabile è quello di impedire al progettista dell'isolamento termico e degli impianti di rilasciare il Certificato Energetico. Come dire al nostro cliente faticosamente acqusito che alla fine dei lavori dovrà rivolgersi ad un altro prtofessionista per avere il Certificato, con ulteriore aggravio di spese? La classe energetica dell'edificio viene definita dalle scelte del progettista a monte dell'inizio dei lavori, perché non potrebbe certificare quanto ha progettato se la Direzione Lavori, quasi sempre lo stesso progettista, certifica che i lavori sono conformi al progetto? Il progettista è già in possesso di tutti i dati necessari al rilascio della Certificazione, perché ricorrere ad un altro che dovrà rifare il tutto, con inevitabili imprecisioni? La terzietà del Certificatore è del tutto inutile, semmai sarebbe il caso di istituire, come per la verifica degli impianti termici per cui la Regione si è positivamente attivata, la figura del VERIFICATORE, questo sì terzo che, magari a campione, verifica la corrispondenza di quanto certificato. Credo che sia stata fatta confusione tra la figura del CERTIFICATORE, che non può essere che il progettista, ed il VERIFICATORE, che deve essere una persona indipendente. Questa grave incongruenza crearà delle situazioni di conflitto insostenibili che se non corretta rapidamente vanificherà gli sforzi messi in campo.
In attesa di sentirvi in merito porgo
Distinti Saluti
Per. Ind. Elio Bonomi - Studio Termotecnico Bonomi
Da: Staff cened.it [mailto:info@cened.it]Inviato: mer 03/10/2007 8.23A: studiobonomi@alice.itOggetto: Re: Iscrizione Certificatori
Le confermo la sua iscrizione al N° 857.Al prossimo aggiornamento della lista (entro 3 giorni lavorativi) sicuramente comparirà il Suo nominativo. Se non dovesse accadere, ci ricontatti. Per quanto riguarda le considerazioni rispetto alla figura del certificatore e al SW, riteniamo che le risposte se le è già date da solo, anche se non le condivide.
Cordiali saluti Punti Energia s.c.a.r.l.Organismo regionale di accreditamentoper la certificazione energeticaTel. 02 45487126(lun-ven 10.00-12.00 14.30-16.30)Fax 02 45487590info@cened.it-----
Ringrazio per la risposta anche se mi sembra poco esaustiva.
Rimane sempre il fatto che dal rientro delle vacanze, 2 settembre, mi vedo costretto ad operare nel rispetto della normativa Regionale e a tutt'oggi ancora non sono messo in condizioni di lavorare. Perchè appare il n. 1092 e non il n. 857 è un mistero. Lo stesso per il quale ai primi posti dell'elenco appaiono Presidenti di Collegio e loro amici....
Se alle domande mi sono dato le risposte vuol dire che ho capito il meccanismo e siccome chiedo lumi sulle motivazioni che hanno comportarndo queste scelte, CHE RITENGO NON CONDIVISIBILI DAI PROFESSIONISTI SERI ED ESPERTI CHE VEDONO RIDIMENSIONARE LE LORO CAPACITA' A TUTTO VANTAGGIO DI "PROFESSIONISTI" IMPROVVISATI, avrei gradito una risposta meno disarmante.
Voglio ricordare che la mia non vuole assolutamente essere una critica distruttiva, tutt'altro, mio intento è quello di segnalare le incongruenze per far sì che possano essere modificate e condivise dagli esperti del settore. Se l'intenzione è quella di calare delle regole dall'alto, credo che il tasso di conflittualità sarà elevato. A tutto discapito degli operatori, degli Enti interessati, e sopratutto dei cittadini.
Amichevolmente
Per. Ind. Elio Bonomi
Original message From: studiobonomi@alice.it To: info@cened.it
A tutt'oggi il mio nominativo ancora non appare nell'elenco dei certificatori abilitati. Ormai i miei clienti si sono dovuti rivolgere ad altri. Tutto questo è veramente disarmante!!!!!!!! Ancora non so spiegarmi perchè appare il certificatore n.10092 e non il n. 857..... E si che mi sono attivato da un mese e mezzo, ho mandato i fax, ho telefonato, ho poi seguito la nuova procedura di iscrizione, ho richiamato, mandato mail, 10 giorni fa mi avete riscontrato assicurandomi che entro tre giorni tutto sarebbe stato risolto. Ho appena ricevuto una telefonata da un cliente che mi dice che ancora non mi trova sull'elenco e che in mancanza di questo il notaio lo sconsiglia di rivolgersi a me anche se l'ho assicurato che sono iscritto al n. 857. Spero vi rendiate conto dei danni che state creando a molti operatori. E pensare che si vuole decentrare per essere più vicini ai cittadini....
Con molto rammarico
Per. Ind. Elio Bonomi
mercoledì 26 settembre 2007
La Certificazione Energetica. Ma che casino!!!!!!
Dal primo settembre in Regione Lombardia si certificano gli edifici secondo quanto previsto dal DGR/85018 pubblicato sul Bollettino Ufficiale Regione Lombardia del 20 luglio 2007.
Tralascio i dettagli tecnici del regolamento per non tediare chi non è un operatore del settore, per dedicarmi ad una riflessione su ciò che comporta, per i professionisti e per i cittadini, l'entrata in vigore di questo Decreto Regionale.
La regolamentazione riguardante il risparmio energetico negli edifici ha avuto inizio dopo la crisi petrolifera degli anni '70 con l'entrata in vigore della Legge 373 del 1976 che imponeva l'isolamento dei nuovi edifici obbligando a rispettare il Cd, Coefficiente di dispersione, che veniva imposto in base alle caratteristiche geometriche dell'edificio ed alla località in cui lo stesso veniva costruito.
Platealmente disattesa la Legge 373/76, con l'entrata in Europa anche il nostro paese ha dovuto legiferare nel settore del risparmio energetico in risposta alle richieste comunitarie. Ecco che nasce la Legge 10 del 1991 che introduce finalmente il concetto di edificio-impianto. Fino ad allora l'edificio e l'impianto termico erano considerate due entità separate, la legge 10/91 introduce l'obbligo di certificare che i consumi stagionali di energia termica non superino i limiti imposti dal regolamento di attuazione. Per la prima volta viene richiesta anche la Certificazione Energetica degli edifici, anche se il relativo Regolamento di attuazione non è mai stato pubblicato!!!! Comunque i professionisti seri si sono adoperati per sopperire alle carenze di regolamentazione.
Purtroppo anche la Legge 10/91, salvo rare eccezioni, è rimasta sulla carta, sopratutto a cusa dell'inerzia degli Enti che dovevano verificarne l'attuazione. In particolare i Comuni hanno continuato allegramente a rilasciare licenze edilizie senza chiedere la pratica relativa al rispetto della Legge 10/91 senza la quale non poteva essere rilasciato il permesso di costruire. Praticamente, salvo pochissime realtà, tutto quanto costruito dal 1976 in poi è illegale!!!!
Finalmente il 16 dicembre 2002 la Comunità Europea emana la Direttiva 2002/91/CE che obbliga tutti i Paesi membri a dotatsi di strumenti legislativi in materia di risparmio energetico nelle abitazioni. Il nostro paese si è adeguato con il Decreto Legislativo 192 del 19 agosto 2005, corretto in alcuni punti lacunosi dal Decreto Legislativo 311 del 29 dicembre 2006. Con questo Decreto si poteva dire che finalmente il ciclo normativo riguardante il Risparmio Energetico e la Certificazione Energetica degli edifici, veniva chiuso.
Ma purtroppo siamo in Italia! Come lasciarsi sfuggire un'occasione così ghiotta? Enti Locali ed Amministratori vogliosi di mettersi in vetrina come primi della classe, si sono affrettati ad emanare Decreti e Regolamenti, e ad abilitare Enti Certificatori con il compito di accreditare i fututri certificatori. Prorio coloro che se ne sono infischiti dei propri doveri di far rispettare le norme nazionali vigenti, causando così un'illegalità diffusa e la tragica conseguenza di fare aumentare i consumi energetici anzichè diminuirli, si erigono ora come paladini del risparmio energetico. Non è assolutamente mia intenzione entrare nel merito delle responsabilità individuali e non voglio buttarla in politica, sarà colpa dell'attuale clima politico, della decentrazione dei poteri, dei vari Ministeri, delle Regioni, dei Sindaci o di chicchessia, ma tant'è, la frittata è fatta! I timori dei professionisti più attenti, coscenti e qualificati, purtroppo non erano mal riposti. Stiamo assistendo a pericolose spinte in avanti completamente slegate dalle richieste comunitarie e dalla legislazione nazionale così faticosamente arrivata ad una sintesi accettabile. Se ognuno si costruisce le prorie norme ed usa il proprio metro di misura come si potrà pensare di misurare e classificare i consumi energetici degli edifici in maniera corretta?
Entrando nei siti predisposti da alcune Regioni non è diffficile riconoscere nel marasma dei corsi di abilitazione dei certificatori, la presenza di Consorzi, Istituti, Compagnie, Cooperative e chi più ne ha più ne metta, che come minimo dovrebbero fare pensare a collateralismi interessati. Un professionista serio dovrebbe operare in un contesto dove colore che vengono abilitati alla Certificazione Energetica vengono formati da corsi di poche ore organizzati da personaggi che poco o niente hanno a che fare con l'esperienza nel campo della termotecnica?
E quì mi rivolgo ai mie colleghi, quelli seri che si sono adoperati, pur nel mezzo della bufera normativa, per operare nell'interesse dei loro datori di lavoro, i committenti. Non pensate cari colleghi che sia il caso di far sentire la nostra voce? Un professionista serio non può essere in balia di interessi propagandistici. Chi ha le necessarie conoscenze deve potere certificare in qualsiasi regione. Sono certo che un ricorso a livello europeo ci darà ragione, non dimentichiamoci che l'Unione Europea ha come scopo principale quello di liberare dai vincoli nazionali e favorire la possibilità di operare in tutta la Comunità non di creare ulteriori barriere regionali e comunali. Se si continua su questa strada andrà a finire che i tedeschi ed i polacchi potranno certificare in tutta Italia mentre noi non potremo uscire dalla nostra Regione. Una cosa del genere è inaccettabile, contraria allo spirito che ha fatto nascere l'Unione Europea, è anticostituzionale e sopratutto contraria al buon senso.
Per quanto riguarda la Regione in cui io opero prevalentemente, la Lombardia, ci si è addirittura inventati la trovata di impedire a colui che realizza il progetto degli impianti e dell'isolamento termico secondo la Legge 10 e successive modifiche, di rilasciare il Certificato Energetico!!!! Ve lo immaginate il vostro cliente che alla fine dei lavori vi deve saldare la parcella per la progettazione degli impianti e dell'isolamento termico, quando gli direte che la Certificazione Energetica se la deve far fare da un altro professionista con relativa parcella???????
Io voglio sperare che i responsabili della Regione Lombardia abbiano semplicemente confuso il Certificatore con il Verificatore visto che la Regione si occupa da qualche anno di Verifiche degli Impianti Termici! La figura del Verificatore che accerti la correttezza del Progetto e del Certificato Energetico rilasciati da un professionista abilitato, mi sembra utilissima, ma per favore non confondiamo i ruoli!!!! Che si pensi ad istituire la figura del Verificatore dei Certificati Energetici che abbia il compito, visto che i Comuni non si muovono, di verificare, magari a campione, l'operato dei professionisti, è cosa buona e giusta, ma, lo ripeto, evitiamo stupide confusioni che avrebbero come risultato quello di vanificare le attese di operatori e cittadini!
Chiedo a tutti coloro che leggono, colleghi e cittadini, di dire la loro in merito e magari di unire le forze perchè, se siamo ancora in tempo, si possa impedire l'ennesima presa per i fondelli, che spero non sia voluta ma causate da scarsa conoscenza delle tematiche in questione ed improvvisazioni conseguenti ad errate fughe in avanti. Entro breve, se non erro, i tecnici della Comunità Europea dovrebbero ultimare la predisposizione delle ultime normative che permetteranno la piena attuazione della Legge 10/91 e dei Decreti Legislativi 192 e 311. Abbiamo aspettato tanti anni perchè tutta questa fretta rovinosa proprio ora che stiamo arrivando alla meta?
Tralascio i dettagli tecnici del regolamento per non tediare chi non è un operatore del settore, per dedicarmi ad una riflessione su ciò che comporta, per i professionisti e per i cittadini, l'entrata in vigore di questo Decreto Regionale.
La regolamentazione riguardante il risparmio energetico negli edifici ha avuto inizio dopo la crisi petrolifera degli anni '70 con l'entrata in vigore della Legge 373 del 1976 che imponeva l'isolamento dei nuovi edifici obbligando a rispettare il Cd, Coefficiente di dispersione, che veniva imposto in base alle caratteristiche geometriche dell'edificio ed alla località in cui lo stesso veniva costruito.
Platealmente disattesa la Legge 373/76, con l'entrata in Europa anche il nostro paese ha dovuto legiferare nel settore del risparmio energetico in risposta alle richieste comunitarie. Ecco che nasce la Legge 10 del 1991 che introduce finalmente il concetto di edificio-impianto. Fino ad allora l'edificio e l'impianto termico erano considerate due entità separate, la legge 10/91 introduce l'obbligo di certificare che i consumi stagionali di energia termica non superino i limiti imposti dal regolamento di attuazione. Per la prima volta viene richiesta anche la Certificazione Energetica degli edifici, anche se il relativo Regolamento di attuazione non è mai stato pubblicato!!!! Comunque i professionisti seri si sono adoperati per sopperire alle carenze di regolamentazione.
Purtroppo anche la Legge 10/91, salvo rare eccezioni, è rimasta sulla carta, sopratutto a cusa dell'inerzia degli Enti che dovevano verificarne l'attuazione. In particolare i Comuni hanno continuato allegramente a rilasciare licenze edilizie senza chiedere la pratica relativa al rispetto della Legge 10/91 senza la quale non poteva essere rilasciato il permesso di costruire. Praticamente, salvo pochissime realtà, tutto quanto costruito dal 1976 in poi è illegale!!!!
Finalmente il 16 dicembre 2002 la Comunità Europea emana la Direttiva 2002/91/CE che obbliga tutti i Paesi membri a dotatsi di strumenti legislativi in materia di risparmio energetico nelle abitazioni. Il nostro paese si è adeguato con il Decreto Legislativo 192 del 19 agosto 2005, corretto in alcuni punti lacunosi dal Decreto Legislativo 311 del 29 dicembre 2006. Con questo Decreto si poteva dire che finalmente il ciclo normativo riguardante il Risparmio Energetico e la Certificazione Energetica degli edifici, veniva chiuso.
Ma purtroppo siamo in Italia! Come lasciarsi sfuggire un'occasione così ghiotta? Enti Locali ed Amministratori vogliosi di mettersi in vetrina come primi della classe, si sono affrettati ad emanare Decreti e Regolamenti, e ad abilitare Enti Certificatori con il compito di accreditare i fututri certificatori. Prorio coloro che se ne sono infischiti dei propri doveri di far rispettare le norme nazionali vigenti, causando così un'illegalità diffusa e la tragica conseguenza di fare aumentare i consumi energetici anzichè diminuirli, si erigono ora come paladini del risparmio energetico. Non è assolutamente mia intenzione entrare nel merito delle responsabilità individuali e non voglio buttarla in politica, sarà colpa dell'attuale clima politico, della decentrazione dei poteri, dei vari Ministeri, delle Regioni, dei Sindaci o di chicchessia, ma tant'è, la frittata è fatta! I timori dei professionisti più attenti, coscenti e qualificati, purtroppo non erano mal riposti. Stiamo assistendo a pericolose spinte in avanti completamente slegate dalle richieste comunitarie e dalla legislazione nazionale così faticosamente arrivata ad una sintesi accettabile. Se ognuno si costruisce le prorie norme ed usa il proprio metro di misura come si potrà pensare di misurare e classificare i consumi energetici degli edifici in maniera corretta?
Entrando nei siti predisposti da alcune Regioni non è diffficile riconoscere nel marasma dei corsi di abilitazione dei certificatori, la presenza di Consorzi, Istituti, Compagnie, Cooperative e chi più ne ha più ne metta, che come minimo dovrebbero fare pensare a collateralismi interessati. Un professionista serio dovrebbe operare in un contesto dove colore che vengono abilitati alla Certificazione Energetica vengono formati da corsi di poche ore organizzati da personaggi che poco o niente hanno a che fare con l'esperienza nel campo della termotecnica?
E quì mi rivolgo ai mie colleghi, quelli seri che si sono adoperati, pur nel mezzo della bufera normativa, per operare nell'interesse dei loro datori di lavoro, i committenti. Non pensate cari colleghi che sia il caso di far sentire la nostra voce? Un professionista serio non può essere in balia di interessi propagandistici. Chi ha le necessarie conoscenze deve potere certificare in qualsiasi regione. Sono certo che un ricorso a livello europeo ci darà ragione, non dimentichiamoci che l'Unione Europea ha come scopo principale quello di liberare dai vincoli nazionali e favorire la possibilità di operare in tutta la Comunità non di creare ulteriori barriere regionali e comunali. Se si continua su questa strada andrà a finire che i tedeschi ed i polacchi potranno certificare in tutta Italia mentre noi non potremo uscire dalla nostra Regione. Una cosa del genere è inaccettabile, contraria allo spirito che ha fatto nascere l'Unione Europea, è anticostituzionale e sopratutto contraria al buon senso.
Per quanto riguarda la Regione in cui io opero prevalentemente, la Lombardia, ci si è addirittura inventati la trovata di impedire a colui che realizza il progetto degli impianti e dell'isolamento termico secondo la Legge 10 e successive modifiche, di rilasciare il Certificato Energetico!!!! Ve lo immaginate il vostro cliente che alla fine dei lavori vi deve saldare la parcella per la progettazione degli impianti e dell'isolamento termico, quando gli direte che la Certificazione Energetica se la deve far fare da un altro professionista con relativa parcella???????
Io voglio sperare che i responsabili della Regione Lombardia abbiano semplicemente confuso il Certificatore con il Verificatore visto che la Regione si occupa da qualche anno di Verifiche degli Impianti Termici! La figura del Verificatore che accerti la correttezza del Progetto e del Certificato Energetico rilasciati da un professionista abilitato, mi sembra utilissima, ma per favore non confondiamo i ruoli!!!! Che si pensi ad istituire la figura del Verificatore dei Certificati Energetici che abbia il compito, visto che i Comuni non si muovono, di verificare, magari a campione, l'operato dei professionisti, è cosa buona e giusta, ma, lo ripeto, evitiamo stupide confusioni che avrebbero come risultato quello di vanificare le attese di operatori e cittadini!
Chiedo a tutti coloro che leggono, colleghi e cittadini, di dire la loro in merito e magari di unire le forze perchè, se siamo ancora in tempo, si possa impedire l'ennesima presa per i fondelli, che spero non sia voluta ma causate da scarsa conoscenza delle tematiche in questione ed improvvisazioni conseguenti ad errate fughe in avanti. Entro breve, se non erro, i tecnici della Comunità Europea dovrebbero ultimare la predisposizione delle ultime normative che permetteranno la piena attuazione della Legge 10/91 e dei Decreti Legislativi 192 e 311. Abbiamo aspettato tanti anni perchè tutta questa fretta rovinosa proprio ora che stiamo arrivando alla meta?
martedì 27 marzo 2007
FINALMENTE SI INCENTIVA LA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 47 del 26.02.2007, è stato pubblicato il decreto datato 19.02.2007, con cui vengono precisate le modalità per la richiesta dei contributi previsti dalla Legge Finanziaria 2007 per quanto riguarda gli interventi di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente. Malgrado un ritardo più che ventennale, finalmente ci si è decisi a premiare coloro che intendono investire nel risparmio energetico delle abitazioni. Dopo tante enunciazioni e qualche tentativo teso più a spendere inutilmente denaro pubblico piuttosto che mirare realmente a conseguire un effettivo risparmio energetico, finalmente con questo decreto si incentivano, con la detrazione fiscale del 55 % delle spese sostenute, quegli interventi che gli operatori del settore più attenti a questa tematica, chiedono con forza da molto tempo.
Il decreto è, una volta tanto, molto chiaro e comprensibile e in solo 11 articoli descrive e regolamenta gli interventi di riqualificazione energetica che possono usufruire dei sostanziosi finanziamenti. Le opere oggetto di finanziamento sono le seguenti:
Riduzione delle dispersioni termiche delle pareti che delimitano il volume riscaldato;
Riduzione dell e dispersioni termiche delle finestre e relativi infissi;
Installazione di impianti solari per la produzione di acqua calda ad uso sanitario ed integrazione del riscaldamento:
Interventi sugli impianti di riscaldamento che permettano di migliorare i rendimenti di produzione, distribuzione, emissione, regolazione e controllo del calore.
Prestazioni professionali comprensive della redazione dell’Attestato di Certificazione Energetica o dell’Attestato di Qualificazione Energetica dell’edificio.
Gli allegati al decreto regolamentano le procedure per la determinazione dell’Attestato di Certificazione o Qualificazione Energetica ed i limiti prestazionali da raggiungere con gli interventi.
I risultati ottenuti dovranno essere trasmessi all’ENEA che avrà il compito di monitorarli.
In questi mesi si sono compiuti dei passi importanti per la regolamentazione del settore edile ed impiantistico finalizzato al risparmio energetico. Dopo un primo tentativo conseguente alla crisi del petrolio nel lontano 1976, con la purtroppo inosservata Legge 373, nel 1991 veniva approvata la Legge 10, piena di buone intenzioni ma purtroppo totalmente disattesa dal mercato e da chi doveva preoccuparsi di farla rispettare. La Comunità Europea si è poi fatta carico del problema imponendo agli Stati membri l’adozione di norme in accordo con la Direttiva 2002/91 CE che l’Italia ha recepito con il Decreto Legislativo 192 del 2005, rivelatosi però subito incoerente. A questa incoerenza si è rimediato con l’approvazione del Decreto Legislativo 311 del dicembre scorso che ha corretto ed integrato il DLgs 192.
C’è da sperare che anche questa volta non abbiano il sopravvento le azioni del famigerato PIC (Partito per l’Incremento dei Consumi) e le lobby affaristiche che mirano a ben altri obbiettivi che al risparmio energetico. Con il rispetto dell’attuale normativa i nuovi edifici avranno delle caratteristiche energetiche migliori della tanto glorificata Casaclima messa apprezzabilmente in atto dalla Provincia di Bolzano. Finalmente le abitazioni avranno la loro classificazione energetica in base agli accorgimenti edili ed impiantistici utilizzati per la loro costruzione. Si avranno abitazioni classificate secondo classi di merito che valorizzeranno gli edifici più risparmiosi. Un po’ quello che avviene da tanti anni per gli elettrodomestici che consumano infinitesimamente meno energia degli impianti termici.
Se si pensa che questi interventi si pagano da soli con il risparmio di combustibile, con il sostanzioso contributo della Legge Finanziaria la faccenda diventa addirittura un vero e proprio “affare” a vantaggio dei proprietari di abitazioni, oltre che dare un fortissimo contributo all’abbattimento delle emissioni inquinanti in atmosfera.
Stiamo a vedere se dove non hanno potuto la imposizioni legislative e la ragione, possono gli incentivi statali....
Il decreto è, una volta tanto, molto chiaro e comprensibile e in solo 11 articoli descrive e regolamenta gli interventi di riqualificazione energetica che possono usufruire dei sostanziosi finanziamenti. Le opere oggetto di finanziamento sono le seguenti:
Riduzione delle dispersioni termiche delle pareti che delimitano il volume riscaldato;
Riduzione dell e dispersioni termiche delle finestre e relativi infissi;
Installazione di impianti solari per la produzione di acqua calda ad uso sanitario ed integrazione del riscaldamento:
Interventi sugli impianti di riscaldamento che permettano di migliorare i rendimenti di produzione, distribuzione, emissione, regolazione e controllo del calore.
Prestazioni professionali comprensive della redazione dell’Attestato di Certificazione Energetica o dell’Attestato di Qualificazione Energetica dell’edificio.
Gli allegati al decreto regolamentano le procedure per la determinazione dell’Attestato di Certificazione o Qualificazione Energetica ed i limiti prestazionali da raggiungere con gli interventi.
I risultati ottenuti dovranno essere trasmessi all’ENEA che avrà il compito di monitorarli.
In questi mesi si sono compiuti dei passi importanti per la regolamentazione del settore edile ed impiantistico finalizzato al risparmio energetico. Dopo un primo tentativo conseguente alla crisi del petrolio nel lontano 1976, con la purtroppo inosservata Legge 373, nel 1991 veniva approvata la Legge 10, piena di buone intenzioni ma purtroppo totalmente disattesa dal mercato e da chi doveva preoccuparsi di farla rispettare. La Comunità Europea si è poi fatta carico del problema imponendo agli Stati membri l’adozione di norme in accordo con la Direttiva 2002/91 CE che l’Italia ha recepito con il Decreto Legislativo 192 del 2005, rivelatosi però subito incoerente. A questa incoerenza si è rimediato con l’approvazione del Decreto Legislativo 311 del dicembre scorso che ha corretto ed integrato il DLgs 192.
C’è da sperare che anche questa volta non abbiano il sopravvento le azioni del famigerato PIC (Partito per l’Incremento dei Consumi) e le lobby affaristiche che mirano a ben altri obbiettivi che al risparmio energetico. Con il rispetto dell’attuale normativa i nuovi edifici avranno delle caratteristiche energetiche migliori della tanto glorificata Casaclima messa apprezzabilmente in atto dalla Provincia di Bolzano. Finalmente le abitazioni avranno la loro classificazione energetica in base agli accorgimenti edili ed impiantistici utilizzati per la loro costruzione. Si avranno abitazioni classificate secondo classi di merito che valorizzeranno gli edifici più risparmiosi. Un po’ quello che avviene da tanti anni per gli elettrodomestici che consumano infinitesimamente meno energia degli impianti termici.
Se si pensa che questi interventi si pagano da soli con il risparmio di combustibile, con il sostanzioso contributo della Legge Finanziaria la faccenda diventa addirittura un vero e proprio “affare” a vantaggio dei proprietari di abitazioni, oltre che dare un fortissimo contributo all’abbattimento delle emissioni inquinanti in atmosfera.
Stiamo a vedere se dove non hanno potuto la imposizioni legislative e la ragione, possono gli incentivi statali....
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