
Che tutto questo venga abolito con un decreto Legge che vuole affrontare la crisi economica in atto con stimoli ai consumi è veramente una contraddizione che grida allo scandalo, ma purtroppo anche l'opposizione sembra essere più interessata ad attaccare il Governo sulla questione dell'adeguemanto dell'Iva di Sky, con il risultato di rimediare una brutta figura, invece di sfruttare un'occasione unica servita su un piatto d'argento per mettere alla berlina l'esecutivo.
Ora che il pericolo della retroattività sembra rientrato rimangono le forti preccupazioni per quanto riguarda le misure per il futuro che il Governo si accinge a prendere. Rimane la speranza che il problema possa essere risolto alla radice se la Prestigiacomo riesce a far valere le ragioni del suo Ministero, occasione che le permetterebbe di mettere in evidenza il suo operato e dimostrare che anche un Ministro poco competente nel settore possa invece operare bene seguendo criteri ed obbiettivi che vadano nella giusta direzione.
Personalmente ritengo che prevarrà la linea del potente Ministro dell'Economia che sostiene che "troppe volte i crediti di imposta sono stati utilizzati come bancomat" dimenticandosi che il suo Governo ha confermato anche per il 2008 le detrazioni fiscali di cui si parla. E cosa c'entri il bancomat con il risparmio energetico proprio non riesco a spiegarmelo e credo che questa trovata, anche se venisse ritirata, abbia creato in primo luogo un'ulteriore sfiducia nei confronti delle istituzioni e del fisco e pure un'immeritata sfiducia verso gli operatori che hanno proposto alla clientela di approfittare della congiuntura favorevole per riammodernare gli impianti e gli edifici.
Io credo che il problema del risparmio energetico negli edifici abbia bisogno di ulteriri investimenti da parte di tutti gli attori interessati, a cominciare dalle istituzioni, dai produttori, dei quali bisogna dire che in questi ultimi anni hanno investito molto in ricerca ed innovazione, alle imprese edili ed installatrici che si vedono costrette a superare ritardi enormi, fino ai progettisti dove si possono riscontrare ancora troppe incompetenze che dovranno essere superate anche con l'aiuto di un legislazione più chiara e con non metta in conflitto Stato ed Enti locali smaniosi di protagonismo che sfocia troppo spesso nell'improvvisazione e nell'incompetenza.
Forse è ora di dare alla nostra professione la serietà che si merita, a cominciare dalla Diagnosi Energetica necessaria a monte di qualsiasi intervento sugli impianti termici e sull'isolamento degli edifici e che mette finalmente il termotecnico al centro di qualsiasi intervento nel settore energetico-impiantistico. Che è poi quello che prevede il Dlgs 115/08 che recepisce la direttiva 2006/32/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 aprile 2006, concernente l'efficienza degli usi finali dell'energia dove si dice chiaramente che la Diagnosi Energetica equivale alla Certificazione Energetica, spesso inutile e, così com'è attualmente concepita, foriera di speculazioni che ben conosciamo. Vedremo se si continuerà sulla devastante politica "all'italiana" di snobbarele le leggi e favorire gli speculatori (esemplere le pratiche del 55% espletate per due o trecento Euro! Che classe di termotecnici....) oppure si decida veramente di cambiare strada, da questo dipende il nostro futuro e quello del risparmio energetico.
Non nego il mio pessimismo visto che da troppi anni si aspettano cambiamenti che sono sempre rimasti sulla carta. Certamente il sottoscritto non intende continuare a farsi prendere per i fondelli, non sono obbligato a morire democrist... ohhps, termotecnico....