martedì 27 marzo 2007

FINALMENTE SI INCENTIVA LA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI


Sulla Gazzetta Ufficiale n. 47 del 26.02.2007, è stato pubblicato il decreto datato 19.02.2007, con cui vengono precisate le modalità per la richiesta dei contributi previsti dalla Legge Finanziaria 2007 per quanto riguarda gli interventi di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente. Malgrado un ritardo più che ventennale, finalmente ci si è decisi a premiare coloro che intendono investire nel risparmio energetico delle abitazioni. Dopo tante enunciazioni e qualche tentativo teso più a spendere inutilmente denaro pubblico piuttosto che mirare realmente a conseguire un effettivo risparmio energetico, finalmente con questo decreto si incentivano, con la detrazione fiscale del 55 % delle spese sostenute, quegli interventi che gli operatori del settore più attenti a questa tematica, chiedono con forza da molto tempo.
Il decreto è, una volta tanto, molto chiaro e comprensibile e in solo 11 articoli descrive e regolamenta gli interventi di riqualificazione energetica che possono usufruire dei sostanziosi finanziamenti. Le opere oggetto di finanziamento sono le seguenti:
Riduzione delle dispersioni termiche delle pareti che delimitano il volume riscaldato;
Riduzione dell e dispersioni termiche delle finestre e relativi infissi;
Installazione di impianti solari per la produzione di acqua calda ad uso sanitario ed integrazione del riscaldamento:
Interventi sugli impianti di riscaldamento che permettano di migliorare i rendimenti di produzione, distribuzione, emissione, regolazione e controllo del calore.
Prestazioni professionali comprensive della redazione dell’Attestato di Certificazione Energetica o dell’Attestato di Qualificazione Energetica dell’edificio.
Gli allegati al decreto regolamentano le procedure per la determinazione dell’Attestato di Certificazione o Qualificazione Energetica ed i limiti prestazionali da raggiungere con gli interventi.
I risultati ottenuti dovranno essere trasmessi all’ENEA che avrà il compito di monitorarli.
In questi mesi si sono compiuti dei passi importanti per la regolamentazione del settore edile ed impiantistico finalizzato al risparmio energetico. Dopo un primo tentativo conseguente alla crisi del petrolio nel lontano 1976, con la purtroppo inosservata Legge 373, nel 1991 veniva approvata la Legge 10, piena di buone intenzioni ma purtroppo totalmente disattesa dal mercato e da chi doveva preoccuparsi di farla rispettare. La Comunità Europea si è poi fatta carico del problema imponendo agli Stati membri l’adozione di norme in accordo con la Direttiva 2002/91 CE che l’Italia ha recepito con il Decreto Legislativo 192 del 2005, rivelatosi però subito incoerente. A questa incoerenza si è rimediato con l’approvazione del Decreto Legislativo 311 del dicembre scorso che ha corretto ed integrato il DLgs 192.
C’è da sperare che anche questa volta non abbiano il sopravvento le azioni del famigerato PIC (Partito per l’Incremento dei Consumi) e le lobby affaristiche che mirano a ben altri obbiettivi che al risparmio energetico. Con il rispetto dell’attuale normativa i nuovi edifici avranno delle caratteristiche energetiche migliori della tanto glorificata Casaclima messa apprezzabilmente in atto dalla Provincia di Bolzano. Finalmente le abitazioni avranno la loro classificazione energetica in base agli accorgimenti edili ed impiantistici utilizzati per la loro costruzione. Si avranno abitazioni classificate secondo classi di merito che valorizzeranno gli edifici più risparmiosi. Un po’ quello che avviene da tanti anni per gli elettrodomestici che consumano infinitesimamente meno energia degli impianti termici.
Se si pensa che questi interventi si pagano da soli con il risparmio di combustibile, con il sostanzioso contributo della Legge Finanziaria la faccenda diventa addirittura un vero e proprio “affare” a vantaggio dei proprietari di abitazioni, oltre che dare un fortissimo contributo all’abbattimento delle emissioni inquinanti in atmosfera.
Stiamo a vedere se dove non hanno potuto la imposizioni legislative e la ragione, possono gli incentivi statali....